Secondo l'agenzia di stampa Abna, citando il sito web del Ministero degli Esteri saudita, Riyadh ha reagito alle azioni destabilizzanti del regime sionista nella regione, in particolare alla visita di Benjamin Netanyahu, Primo Ministro del regime sionista, insieme a Yisrael Katz, Ministro della Guerra, e alcuni altri accompagnatori nel sud della Siria, nonché agli attacchi a Gaza e alla violazione dell'accordo di cessate il fuoco.
Il Ministero degli Affari Esteri saudita, rilasciando una dichiarazione, ha condannato fermamente l'attacco alla sovranità della Siria e gli attacchi alla Striscia di Gaza.
Nella dichiarazione si legge: "Condanniamo l'aggressione intenzionale del Primo Ministro del regime di occupazione israeliano e dei suoi funzionari contro la regione di confine del sud della Siria, che costituisce una palese violazione della sovranità di quel Paese."
Inoltre, la dichiarazione sottolinea: "Anche l'attacco aggressivo del regime di occupazione contro le città di Gaza e Khan Younis è condannato."
Il Ministero degli Esteri saudita ha dichiarato: "Esortiamo la comunità internazionale ad assumersi la propria responsabilità nel porre fine alle azioni che violano le leggi e i trattati internazionali da parte di Israele, in particolare l'accordo recente su Gaza."
La dichiarazione afferma: "L'Arabia Saudita sottolinea l'importanza di fermare le aggressioni israeliane contro la sovranità e l'integrità territoriale della Siria e di aderire al Trattato di Separazione delle Forze del 1974, che garantisce la sicurezza e la stabilità della regione e assicura la sovranità e l'integrità territoriale della Siria."
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